Le foto delle spiagge della Sardegna che qui pubblico sono paesaggi costieri straordinari. Le immagini di spiagge della Sardegna che ho scelto sono una mia speciale classifica delle più belle spiagge sarde. Ne ho selezionate una ventina di immagini di spiagge della Sardegna.
Foto Spiagge Sardegna
Foto Spiagge Sardegna
Foto Spiagge Sardegna
Foto Spiagge Sardegna
La ventina di foto di spiagge sarde che qui propongo è per un viaggio “fotografico” in Sardegna fuori stagione. E il fuori stagione in Sardegna è da metà giugno ai primi di luglio o da metà settembre a metà ottobre. Ma in realtà è undici mesi l’anno. In Sardegna l’estate affollata è solo ad agosto. La Sardegna che conosco è soprattutto quella meno vacanziera. Ho realizzato le migliori foto di spiagge della Sardegna quando sono prive di presenze umane. In questo personale classifica di foto di spiagge sarde è venuta fuori una sintesi poco obbiettiva, un’immagine della spiaggia sarda molto personale, una spiaggia della Sardegna che prima di tutto deve avere un alto valore paesaggistico, non certo la sua qualità d’accoglienza balneare. Infatti le foto di spiagge sarde che qui mostro non hanno mai ombrelloni e stabilimenti balneari.
Negli ultimi anni molte spiagge della Sardegna sono state invase dagli stabilimenti balneari e ombrelloni. In questo articolo l’unico ombrellone che vedrete è nella foto della Spiaggia di Planargia qui accanto, una spiaggia infinita tra Marina di Cardedu e Torre Bari, in Ogliastra.
La costa del nord Sardegna per me inizia da Tavolara, (Olbia) e finisce a Stintino, all’Isola dell’Asinara. Molti includono nel nord Sardegna costiero anche Alghero. Per me Capo Caccia e Alghero sono Sardegna occidentale, quella Sardegna delle onde gigantesche, di una risacca sempre presente, di un mare che somiglia più ad un oceano.
Inizio questa selezione di foto di spiagge della Sardegna dalla Costa Smeralda che ha molte spiagge bellissime e sicuramente le più mondane della Sardegna. Cala Liccia è appena più in là della famosissima Spiaggia di Capriccioli. Una spiaggia circondata dalle più belle ville in riva al mare d’Italia. Siamo nel cuore esclusivo di un vivere la Sardegna per pochi ricchissimi villeggianti. Eppure la spiaggia di Cala Liccia è appena fuori da questo mondo, un ginepro quasi in riva al mare può farti da ombrellone e se ci viene a fare un bagno in primavera rimarrai sbalordito da quanto questo luogo possa sembrare ancora vergine e selvaggio nonostante si trovi nel cuore della Costa Smeralda.
L’Arcipelago di La Maddalena ha tantissime spiagge meravigliose. Cala Coticcio detta anche Tahiti (vedi articolo La Maddalena) è una di queste, così come la spiaggia di Cala Corsara nell’Isola di Spargi. La foto della Spiaggia del Cavaliere che qui mostro l’ho realizzata nel 2009 quando stavo realizzando il libro fotografico sull’Arcipelago della Maddalena. Porto Madonna e la Rada del Cavaliere è un immenso basso fondale tra isole, un paesaggio marino tra i più affascinanti della Sardegna, se non di tutto il Mediterraneo.
Questa foto qui sotto della Spiaggia di Porto Liscia, chiamata anche Spiaggia dell’Arenaria, l’ho realizzata nel 2010, quando giravo per Sardegna a fine marzo per realizzare gli ultimo scatti che mi mancavano per chiudere il libro: Sardegna Paesaggio Costiero. La spiaggia è infinita, interrotta dalla foce del fiume che le ha dato il nome: Rio Liscia. La prima parte della Spiaggia è un lato dell’istmo di Porto Pollo che collega l’Isola dei Gabbiani, (in sardo” Insuledda”). Queste due spiagge dell’istmo sono molto frequentate, a seconda da dove tira il vento, da appassionati di kite surf. Uno sport praticato molto anche fuori stagione.
La foto della Spiaggia di Li Cossi l’ho realizzata nella primavera del 2010. Da qualche tempo anche in questa spiaggia della Sardegna si è insediato uno stabilimento balneare. La spiaggia è piccola, il luogo magnifico, la sua accessibilità complicata. Un sentiero impervio tra i graniti non è sufficiente a tenere lontano i bagnanti. Le spiagge in questo tratto di costa (Costa Paradiso) sono rare. Una piccola baracchetta con qualche fila di ombrelloni si è preso un terzo della spiaggia. Un’attività stagionale che si regge grazie all’accessibilità via mare di un gommone. Nella baraonda d’agosto l’insediamento balneare non si nota, ma in periodi meno affollati, l’incanto di questa insenatura è spezzata da una fila di ombrelloni colorati. Il fascino di questo Mediterraneo primordiale sardo lo si può ammirare e fotografare solo in inverno.
La Spiaggia Cala d’Arena ha il divieto di balneazione. La foto della spiaggia l’ho fatta dall’elicottero. Sembra un paradosso ma è la spiaggia che questo divieto ha reso mitica e inviolabile. La sua verginità è provata dalla presenza di animali selvatici, è una spiaggia sulla quale una zecca mi rimase addosso, ed ero vestito non in costume da bagno. Ero sbarcato dal gommone, avevo i permessi, stavo realizzando un libro fotografico. Speravo di incontrare i mufloni, ma feci gli asini selvatici e cinghiali ormai una presenza quasi scontata. Il desiderio di un tuffo in quella ampia cala lo ebbi, soprattutto perché era proibito, e come tutte le cose proibite suscitano ancor più la tentazione.
La Spiaggia della Pelosa a Stintino è sicuramente una delle più famose della Sardegna. Ho già scritto di questa meravigliosa spiaggia nel mio periplo sardo: Costa Nord Sardegna.
La costa ovest della Sardegna per me inizia dopo Stintino, dopo aver doppiato Capo Falcone. Una costa forgiata da questo vento, navigabile solo per chi sa interpretare bene le previsioni meteo. Le spiagge e le baie della Sardegna Occidentale sono frequentate dai surfisti. Una comunità che conosce ogni profilo costiero della Penisola del Sinis, di Capo Frasca, di Buggerru, di Porto Paglia. E queste spiagge sono “spot” con “breck” tra i migliori di tutto il Mediterraneo ed alcuni sono anche segreti, poco conosciuti. Un modo di vivere le spiagge della Sardegna completamente all’opposto della fruizione balneare. Quando arriva la tempesta un tam tam digitale annuncia le onde ed surfisti si ritrovano in mare nelle loro spiagge e baie preferite.
Ci troviamo a ridosso del grande massiccio montuoso di Capo Caccia, nei pressi di Alghero (vedi articolo Foto Alghero). Porto Conte è un’ampia insenatura, una rada sicura al Maestrale con diverse spiagge e quella di Mugoni è quella che mi è piaciuta di più. Più che la spiaggia sono una acacia in fiore e il profilo inconfondibile di Capo Caccia, i reali soggetti della foto.
La Spiaggia di Sa Marinedda è conosciuta anche con il nome di Cala della Torre di Columbargia. La Torre di Columbargia è in pessime condizione e avrebbe bisogno di un reastauro. Sono 105 le torri saracene della Sardegna. Un quarto di esse è andato distrutto, sono dei ruderi, quasi 70 torri sono in condizioni precarie, mentre 75, grazie ai lavori di restauro sono in buono stato, visitabili anche all’interno. Qui l’elenco di tutte le torri saracene della Sardegna.
L’Isola di Mal di Ventre è una piccola isola disabitata di fronte alla Penisola del Sinis. Il Sinis ha infinite spiagge e di alcune, ho già parlato nel mio periplo sardo (vedi articolo Coste Ovest Sardegna). La Spiaggia Le Saline non poteva mancare in questa mia particolare selezione di foto di spiagge della Sardegna perché è forse la spiaggia sarda più remota che io abbia fotografato. Su questa spiaggia ci si sente perduti, come dei naufraghi su un’isola deserta. La sue minuscole dimensione ed il fatto che supera di poco il livello del mare, ti fanno sentire in alto mare, una sensazione che a molti può suscitare sgomento.
Questa foto della spiaggia di Mari Ermi è stata esposta nel Padiglione Italia della Biennale di Venezia del 2011. No si vedono i granelli simili a chicchi di riso per cui è famosa insieme altra Spiaggia di Is Arutas nel Sinis. Piccolissimi ciottoli di quarzo bianco e rosa che ho anche fotografato in macro quando nel 2004 realizzai un libro fotografico insieme a Folco Quilici, Egidio Trainito e Raniero Massoli Novelli: Area Marina Protetta – Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre. Da qui grazie ad uno scivolo, si può con molta facilità mettere il gommone in mare e raggiungere l’Isola di Mal di Ventre.
Questa foto dall’elicottero fatta tanto tempo fa con il grande formato in pellicola 6×17 ritrae la Spiaggia di Piscinas con le sue magnifiche dune che formato un piccolo deserto, un frammento africano ancora perfettamente ben conservato. La foto è del 1992, sono passati quasi trent’anni e tutto è rimasto in perfetta armonia con la natura. Anzi, è anche migliorato molto l’aspetto faunistico: leggi nel mio periplo sardo il tentativo di fotografare il cervo sardo sulle dune e la spiaggia di Piscinas.
Anche la Spiaggia di Cala Domestica ha il suo stabilimento balneare, accanto a dei ruderi di edifici di un mondo minerario ormai completamente scomparso. Per saperne di più, vai all’articolo Costa Ovest Sardegna.
Siamo nella Sardegna mineraria, di una costa che ha visto nel passato grandi trasformazioni per estrarre ed imbarcare sulle navi immense quantità di piombo, zinco, rame, argento. Ho scritto di questo luogo minerario nell’articolo sulle Coste Ovest Sardegna.
Le coste del sud Sardegna per me iniziano a Carloforte, il paese, porto dell’Isola di San Pietro. In realtà già la costa delle miniere dell’Iglesiente è un sud-occidentale immerso nel Mare di Sardegna, quello totalmente esposto al potente vento di nord-est (Maestrale).
La Spiaggia di Porto Pino è lunga più di 2 chilometri. In realtà è la foto della spiaggia delle Dune di Porto Pino che qui pubblico ad avere tutto il mio interesse e la mia ammirazione. Per me le Dune di Porto Pino è il paesaggio costiero più bello del sud Sardegna. Questo luogo è accessibile solo in estate perché è una zona militare. A differenza di Porto Zafferano (vedi foto della spiaggia successiva) su queste dune non si esercitano a fare la guerra. Troppo esposto e troppo visibile dal mare. Questo piccolo deserto di sabbie bianchissime è quasi un chilometro di splendore mediterraneo. Il colore del mare, l’assenza di qualsiasi edificio, stabilimento balneare e il suo difficile accesso hanno salvato le dune. I sistema dunale da qualche decennio sono al centro del dibattito sull’erosione costiera. In moltissimi chilometri di coste italiane le dune sono state annientate da strade ed edifici. La Spiaggia delle Dune di Porto Pino sono un ecosistema molto fragile e in estate è stato proibito camminarci sopra. L’assalto dei bagnanti a volte può recare danni alla delicata vegetazione che colonizza le dune.
Porto Zafferano non è un porto turistico, ma una rada tra le più belle della Sardegna dove gettare l’ancora e passare la notte in barca. Siamo in area militare, dove l’esercito e la marina si esercitano a fare la guerra. Infatti in spiaggia e tra le dune è facile trovare resti di ordigni e attrezzature militari. Si può venire a farsi un tuffo solo via mare e solo in estate. Anche per questa spiaggia è il paesaggio a vincere su tutto. La servitù militare di Capo Teulada ha preservato un paesaggio senza nessuna antropizzazione, ma nello stesso tempo un inquinamento quasi invisibile mette qualche inquietudine a chi decide di passarci una giornata di mare. Quasi sicuramente anche nei prossimi decenni sarà difficile che su questa spiaggia spunti uno stabilimento balneare.
Questa spiaggia famosissima è molto amata dai cagliaritani. Forse è una delle più belle spiagge della Sardegna. Naturalisticamente non le manca nulla: dimensione, qualità e colore della sabbia, basso fondale e trasparenze con sfumature infinito, un istmo che la congiunge all’isolotto Su Giudeu da cui prende il nome. Il luogo è strepitoso anche in inverno. Ho scritto un articolo su Chia, dove parlo di archeologia e di un porto antichissimo di cui non si è ancora scoperta l’esatta ubicazione.
Su questo nome “Timi Ama” ho scritto un lungo articolo. Villasimius con il suo lungo promontorio di Capo Carbonara è un posto di mare che ho vissuto anche in tante vacanza estive. Questa spiaggia ha un luogo ideale da dove fotografarla e ammirarla. Arrivati alla fine della spiaggia sotto una torre saracena, inizia un sentiero nella bassa macchia mediterranea. Questo sentiero profumato vi porterà alla torre. Sotto la sua ombra sedetevi a contemplare il cammino appena fatto, cercate di riconoscere le vostre impronte lasciate sulla lunga spiaggia sottostante, lo spettacolo che il mare vi mostrerà dipenderà dal colore del cielo. Oltre la spiaggia lo Stagno di Notteri nel quale sparpagliati o a gruppi i fenicotteri sono quasi sempre presenti.
Passato Capo Carbonare ci si trova sempre nel Mar Tirreno, ma si esce dal Golfo di Cagliari e dell’Isola di Serpentara appare il lungo profilo della costa est della Sardegna. Una costa ricchissima di Spiagge da Costa Rei a Capo Coda Cavallo, le ho fotografate dall’elicottero, dal mare e quasi sempre fuori stagione. Questa costa est della Sardegna non soffre il frequente vento di nord-ovest (Mestrale).
La lunga e bellissima spiaggia di Quirra si trova in un’area militare ed è fruibile solo in estate, da giugno a settembre. Una piccola parte della spiaggia è riservata al personale della base militare. La Spiaggia è anche conosciuta con il nome di Cala Murtas. Il nome Quirra è del fiume che qui sfocia e ha dato il nome anche all’isolotto poco al largo della spiaggia. Aspettando, in totale solitudine, la luce più calda per fotografare la spiaggia di Quirra, vidi arrivare dal mare aperto una piccola barca a vela, buttare l’ancora e mettersi in rada per passare la notte. Sbarcarono una giovane coppia che mi raccontarono che avevano fatto la loro prima traversata del Tirreno. Li fotografai mano nella mano nella loro passeggiata romantica sulla spiaggia appena dopo il tramonto.
La Spiaggia di Cala Sisine è la fine di un profondo canalone, scavato da un fiume che nasce nell’altopiano del Golgo, che fa parte dell’imponente massiccio roccioso del Supramonte di Baunei. Il suo accesso è solo dal mare. Da terra esistono sentieri che è possibile avventurarsi solo accompagnati da guide. La foto dal cielo della Spiaggia di Cala Sisine la scattai dall’elicottero nel 1993. Ci sono tornato in gommone a giugno di qualche anno fa, e il lugo è sempre molto poco frequentato, a differenza di Cala Luna, Cala Goloritzè e Cala Mariolu che qualcuno dice sia la più bella spiaggia del mondo.
Siamo in un parco dell’Ente Foreste della Regione Sardegna. Questa è la foto di una spiaggia senza nessun servizio o stabilimento balneare, poco frequentata anche ad agosto. Quello che mi ha veramente colpito sono degli alberi secolari sulla spiaggia, dei giganteschi ginepri in riva al mare. Lo Stagno di Bidderosa ha dato il nome alla spiaggia, questa lunghissima spiaggia che arriva fino a Capo Comino, è più conosciuta con il nome di Berchida.
La foto della Pineta della Spiaggia dei Confetti (in sardo s’Ena ‘e sa Chitta) è una foto del 2021. Ho scelto questa foto di questa spiaggia non per i suoi sassolini bianchi che l’hanno creata, ma per la pineta che le sta dietro. Non servono ombrelloni, la pineta assicura ombra e frescura infinita. Una foto difficile, per il forte contrasto luminoso tra l’ombra del bosco e i riflessi del mare. Il luogo è poco frequentato anche in estate perché i bassi fondali rocciosi della Spiaggia dei Confetti rendono l’acceso al mare poco confortevole. Il paesaggio costiero di tutto questo litorale che va dal piccolo borgo sul mare di Santa Lucia, alla Spiaggia di Capo Comino è un bosco in riva al mare. Verso nord, sempre su questa costa est della Sardegna ho trovato e fotografato altri boschi sul mare, nei pressi di Budoni: vedi Catalogo Foto Mare Sardegna.
Uno fotografia di fine estate del 2021, subito dopo il tramonto. Ho dovuto aspettare che sole fosse inghiottito dai monti, per poter vedere il borgo arroccato con la sua torre. Alla costa est della Sardegna manca molto lo spettacolo del sole inghiottito dal mare. I tramonti non sono qui lo spettacolo finale di una lunga giornata in spiaggia e grazie a ciò ho potuto fotografare la spiaggia senza bagnanti anche in estate.
La Spiaggia di Coda Cavallo ha l’imponente sagoma di Tavolara come quinta spettacolare e con un drone sono riuscito a fotografare il piccolo arcipelago dal cielo composto dalle altre tre Isole: Proratora, Molara e il minuscolo isolotto di Molarotto. Avevo volato su questo mare in elicottero nel 2006. L’altra foto della Spiaggia di Coda Cavallo con alcune giovani bagnanti la feci allora. Siamo nell’Area Marina Protetta di Tavolara e Capo Coda Cavallo che ha nei suoi confini altre bellissime spiagge ben conservate e altrettanto fotogeniche.
Chiudo con la foto della Spiaggia del Poetto, la lunghissima spiaggia di Cagliari, che purtroppo soffre l’erosione marina. Mi sto occupando di un progetto fotografico sull’erosione costiera in Italia (per saperne di più vai a questo link). Sono stato a fotografare la Torre del Poetto poco tempo fa. Il luogo è magnifico. La torre è un rudere che un recente restauro l’ha trasfigurata in scultura, in monumento al paesaggio. Siamo sotto il massiccio roccioso della Sella del Diavolo un paesaggio costiero molto identitario per i cagliaritani.
Salvare la Spiaggia del Poetto sarà una bella sfida. Più di dieci anni fa, fu fatto un ripascimento. Ma il mare si è ripreso tutto. Le spiagge delle Sardegna grazie a Dio non soffrono di questa piaga che ha devastato più di mille chilometri di costa sulla penisola ed in Sicilia. Mi auguro che per il Poetto si trovi una soluzione definitiva e si riesca a salvare una delle più belle spiagge cittadine del Mediterraneo.
[LUCA TAMAGNINI]
Di diverse spiagge ho già pubblicato su questo sito cinque articoli sulle coste della Sardegna. Guarda le foto e leggi i seguenti articoli del mio periplo fotografico sardo.
Grande libro fotografico di Luca Tamagnini ITALIA PAESAGGIO COSTIERO in vendita sul sito dell’editore Photoatlante
