Paesaggi italiani
Una mia classifica dei paesaggi italiani più belli. Immagini di paesaggi famosi o poco conosciuti che fotografo da diversi anni. In Italia il paesaggio naturale e quello antropizzato si combinano in infinite varianti, in miracolosi adattamenti. Paesaggi sopravvissuti alla millenaria storia d’Italia e forse non basta una vita per vederli tutti. La Laguna Veneta e Venezia sono sicuramente l’esempio più originale, un paesaggio naturale liquido e cittadino unico al mondo. Più di inserire qui una foto, vorrei citare un testo bellissimo, quasi una poesia, scritto per il libro fotografico di Fulvio Roiter “Essere Venezia”. L’autore è Andrea Zanzotto e il testo è del 1976.
![Paesaggi Italiani - Testo di Andrea Zanzotto sul paesaggio della Laguna Veneta e di Venezia - [Estratto dal libro: Luoghi e paesaggi - Andrea Zanzotto - Bompiani, Milano 2013]](https://lucatamagnini.it/wp-content/uploads/2019/05/paesaggi-italiani-testo-di-Andrea-Zanzotto.jpg)
Paesaggi Italiani – Testo di Andrea Zanzotto sul paesaggio della Laguna Veneta e di Venezia – [Estratto dal libro: Luoghi e paesaggi – Andrea Zanzotto – Bompiani, Milano 2013]
Città e paesaggi
Il sud d’Italia con la colonizzazione greca ha visto nascere le prime vere città. La Civiltà Greca ci ha lasciato città monumentali, quasi tutte nate e fiorite sulle coste. Soprattutto sul Mar Ionio sono nate le prime e le più importanti. Alcune città dopo qualche secolo sono state abbandonate. Altre sono diventate megalopoli e arrivate fino a noi. Siracusa è stata una potenza del Mediterraneo, una città che ha sfiorato nell’antichità il milione di abitanti. Siracusa è un paesaggio urbano che si merita di stare in questa elenco dei paesaggi italiani più belli. L’Isola di Ortigia, il centro storico di Siracusa, è il soggetto nello scatto qui sotto ed è un paesaggio urbano tra i più belli di tutto il Mediterraneo.
Paesaggi urbani
Le città d’arte italiane sono moltissime, i loro paesaggi urbani rappresentano una stratigrafia molto ben leggibile delle loro antichissime identità. Alcune di essi hanno piazze, palazzi e chiese che rispecchiano le immagini di alcuni dipinti rinascimentali (link alla Città Ideale della Galleria Nazionale delle Marche a Urbino). Forse quella che si avvicina di più a queste città dipinte e idealizzate è Ferrara. Qui sotto un paesaggio urbano di Ferrara con il Castello Estense che ho fotografato nel 1996.
Ma ho un altro paesaggio urbano da mostrare, una città che è proprio all’opposto della città ideale rinascimentale. Una città che è diventata capitale europea della cultura 2019, e che oggi ha un grande successo turistico e culturale. I “Sassi di Matera” è il nome che gli è stato dato per il suo tessuto urbano scavato nella roccia. I Sassi restaurati oggi recano alla città un aspetto più vivo, rispetto a come la vidi e la fotografai nel lontano 1985. Allora spopolamento e degrado la facevano sembrare una città perduta. Una città fantasma.
Paesaggio di montagna
Oltrepassare le Alpi, nei secoli passati, significava per viaggiatori ed artisti del nord europa entrare nel mondo della luce. Il paesaggio italiano è prima di tutto uno spettacolo luminoso. Il clima mediterraneo, già nelle prime vallate alpine italiane, si mostra in tutto il suo splendore. Le Dolomiti sicuramente sono il paesaggio alpino più originale, un paesaggio di montagna che le altre nazioni dell’arco alpino non posseggono. Il Veneto, il Trentino Alto Adige sono le uniche regioni che hanno la fortuna di avere questi strepitosi paesaggi montani. Le Tre Cime di Lavaredo sono sicuramente un paesaggio italiano, un vero spettacolo della natura, che dovrebbe meritare il primo posto. Vorrei invece indicare un altro paesaggio montano, non alpino, in questo mio testo. Un paesaggio montuoso bellissimo e poco conosciuto: Rocca Calascio e la Chiesa di Santa Maria della Pietà.
Siamo sotto il Gran Sasso, in Abruzzo. Questo paesaggio italiano è molto originale, un paesaggio quasi dimenticato dalle guide turistiche. Le montagne dell’Appennino non possono certo competere con quelle alpine. Le Alpi sono una catena montuosa che condividiamo con altri paesi europei. Mentre l’Appennino è la spina dorsale della penisola. Paesaggi italiani montani che si fanno dolci e collinari quando scendono verso il mare.
Paesaggio rurale
Specie vegetali, tecniche di coltivazione, modi di gestione dell’acqua, delle foreste, sono state una continua e tenace sfida per domare la natura. Civiltà e culture diverse si sono succedute ed hanno lasciato nel paesaggio rurale molte impronte e identità. In questo breve catalogo dei paesaggi italiani il paesaggio rurale è quello più vario e diffuso. Cercare di elencarli tutti è quasi impossibile. Il Monferrato piemontese o il Chianti toscano sono solo alcuni tra i paesaggi rurali più famosi. Il primo posto in questa categoria dei paesaggi italiani lo darei alla Val d’Orcia (Toscana). Il motivo è la sua autenticità, il suo immenso territorio ancora ben conservato e poco contaminato dalla modernità.
Paesaggio classico
La campagna romana mi serve ad introdurre un altro paesaggio italiano molto famoso nei secoli passati. Un successo dovuto sopratutto a due artisti francesi del ‘600 (Lorrain e Poussin) che inventarono il “paesaggio classico” , quel vedutismo pittorico che si ispirava al mondo antico dei Romani. Paesaggi bucolici e pastorali idealizzati, in cui la presenza di rovine archeologiche esprimeva una struggente nostalgia per l’armonia perduta tra uomo e natura. Oggi il paesaggio archeologico lo sentiamo e lo viviamo in maniera diversa, ma ha ancora lo stesso fascino e la stessa attrazione di tre secoli fa. Oramai quasi circondata dalla città ecco un paesaggio della campagna romana che rappresenta ancora molto bene il paesaggio classico dei vedutisti francesi. In questo mio elenco di paesaggi italiani non può e non deve mancare il paesaggio del Parco Regionale dell’Appia Antica.
Paesaggio archeologico
Roma, Pompei, i templi della Magna Grecia e della Sicilia sono monumenti nel paesaggio che tutto il mondo viene ad ammirare. Un paesaggio molto antico, un paesaggio che identifica le origini della Civiltà Occidentale che l’Italia condivide con la Grecia. Paesaggi archeologici fuori dalle città che raccontano quanto profonde siano queste radici. Al primo posto non ho esitazione a indicare Segesta in Sicilia. Il motivo è la bellezza di un tempio e di un teatro perfettamente inseriti in un paesaggio siciliano ancora integro ed incantevole.
Paesaggio costiero
Quando si arriva al mare o si sbarca sulle isole, grandi o minuscole, l’Italia esprime paesaggi con identità marine e di civiltà, difficili da trovare nel resto del Mediterraneo. Popolare le coste, le lagune e le isole d’Italia è una questione millenaria e non è soltanto Venezia a mostrarci l’incredibile adattamento e la straordinaria fioritura di civiltà marinara mediterranea. Genova, Pisa, Gaeta, Napoli, Amalfi, Messina, Taranto, Ancona, Trieste… Ma sono i paesaggi costieri delle isole minori italiane ad aver conservato ancora tutto il fascino del Mediterraneo delle origini: l’Arcipelago Toscano, l’Arcipelago di La Maddalena, le Pontine, le Tremiti, le Pelagie, le Egadi, Capri etc. Le Eolie, in Sicilia, sono isole molto speciali, in particolare, è il paesaggio dell’Isola di Stromboli che deve assolutamente esserci in questo mio elenco dei paesaggi più belli d’Italia.
Stromboli
Stromboli è sicuramente per me, il più bel paesaggio naturale d’Italia. Assistere alle sue esplosioni è lo spettacolo della natura più potente e straordinario a cui si possa assistere non solo in Italia, ma nel mondo intero. Salire fino alla cima del vulcano, aspettare il tramonto e vedere le sue eruzioni esplosive non è un privilegio dettato dal caso. Stromboli erutta continuamente. La sua frequenza esplosiva, i suoi intervalli variano da decine di secondi ad alcuni minuti. L’altro vulcano italiano molto attivo, l’Etna, ha eruzioni con frequenze molto distanziate negli anni. Il paesaggio vulcanico dell’Etna è comunque un eccellenza italiana. La Valle del Bove è una vista straordinaria anche in assenza di eventi eruttivi.
Il vulcano più attivo del mondo
Stromboli invece assicura un paesaggio eruttivo quotidiano. Solo quando la sua attività diviene troppo violenta viene interdetto l’accesso alla sommità del vulcano. Brandelli di magma incandescente lanciati in aria per qualche centinaio di metri sono godibili in totale sicurezza. Come ogni montagna che si rispetti le condizioni meteorologiche sono la causa principale che ne limita l’accesso. Le guide autorizzate sanno quando il vulcano potrebbe diventare pericoloso. Eruzioni più violente avvengono raramente. I crateri attivi sono appena sotto la cima del vulcano e hanno come sfondo il mare. Lava, gas, lapilli e ceneri da oltre 1000 anni danno spettacolo più volte al giorno. Stromboli, forse pochi lo sanno, è il vulcano più attivo del mondo.
Cascata sul mare in Sardegna
Una cascata nel Mare Mediterraneo è cosa rara. Sulla costa occidentale della Sardegna ne esiste una davvero incantevole. Una cascata che si manifesta però solo d’inverno e solo dopo intense piogge. Dura pochi giorni e la sua esibizione è grandiosa. In realtà in questo tratto di costa a picco sul mare della Sardegna ne esistono più di una. Siamo nel territorio a nord di Santa Caterina di Pittinuri, un pezzo di costa sarda poco conosciuta e fuori mano. La cascata di Capo Nieddu (questo è il suo nome) ha un salto di circa 40 metri e quando la portata d’acqua è intensa lo spettacolo è mozzafiato.
Difendiamo il paesaggio costiero italiano
Le coste italiane sono la mia specialità, le conosco molto bene, le fotografo da anni. Le coste sono il mio paesaggio italiano preferito che è anche quello più in pericolo, il più minacciato dall’uomo e dai cambiamenti climatici. Abusivismo edilizio ed erosione delle coste hanno molto alterato la sua originaria meraviglia. L’abusivismo edilizio è stata un sciagura, ha recato molti danni al paesaggio costiero italiano. Colate di cemento hanno inferto al paesaggio italiano ferite e piaghe che il tempo fa fatica a cicatrizzare e sulle coste è molto più evidente.
Erosione delle coste
Ma dove la sfida si fa molto ardua è il contrasto all’erosione delle coste. Interventi sbagliati sulle nostre spiagge possono alterare per sempre l’incanto di un litorale. Recare più danni di quelli che si dovevano risolvere. Le azioni per combattere l’erosione delle coste devono essere lungimirante, guidate da esperti. La complessità della questione non può più essere affrontata nell’emergenza balneare stagionale. Errori dei decenni passati sono sotto gli occhi di tutti.
La sfida più grande
L’armonia del paesaggio italiano sta tutta nella sua varietà e complessità. Studiarla e comprenderla sarà la sfida più grande. Disastri ecologici e sfruttamenti eccessivi delle risorse naturali oggi si risolvono con la parola magica “sostenibilità”. Ogni azione industriale è alla ricerca del suo sviluppo sostenibile. Il paesaggio italiano è il prodotto di secoli e secoli di processi sostenibili, anche se la stabilità dell’ecosistema è oggi da cercare a livello globale. Il paesaggio italiano è amato da tutto il mondo, ma il turismo di massa non ci sta aiutando, anzi complica la sostenibilità di tanti territori italiani.
Ritorno in laguna
Ecco che si ritorna a Venezia da dove ero partito. La salvezza della Laguna Veneta è la salvezza di Venezia. Se saremo in grado di capire gli antichi veneziani, la sostenibilità della Laguna avrà un futuro. Nei secoli passati, le pratiche e le leggi della gestione delle acquee dei fiumi e degli accessi al mare, hanno prodotto un ecosistema in perfetto equilibrio con la natura. Tanti altri paesaggi italiani hanno molte altre storie di adattamento e di convivenza armoniosa da raccontare. Questa breve carrellata sui paesaggi italiani la vorrei concludere con questo mio scatto della Laguna Veneta.
Il mio libro fotografico sui paesaggi italiani sul mare
Questa fotografia l’ho realizzata nel febbraio del 2018 per il mio libro sul paesaggio costiero italiano. Un lavoro che mi ha permesso di conoscere il paesaggio italiano sul mare in una arco di tempo molto lungo. I paesaggi cambiano e noi cambiamo con loro. Le fotografie sono quello che resta. [LUCA TAMAGNINI] 28 maggio 2019
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Andrea Zanzotto
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Bellissimo articolo, foto meravigliose, moltissimi posti ancora da esplorare!
Stupenda anche la collezione “Foto e Mare” di questo sito. Complimenti!
Grazie Roberta per avermi scritto.
Mi fa piacere che l’articolo e le foto ti siano piaciute.
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Luca